23 Agosto 2014 - ore 02:00
Il vento ora tenue, ora audace mi ha spinto giungendo dalla valle ai monti.
Un canto soave, invitante udivo, affrettando il passo per vedere meglio, chi mai in quel luogo solitario, meraviglioso, creato da Dio, elevasse al cielo tanta armonia.
Un gruppo di giovani seduti modernamente, gradendo un morbido fresco prato, ornato da piccoli variopinti fiori che gustavano quella compagnia dal riparo dal sole, un grande abete ospitava nella sua ombra un semplice “prete”.
Con voce un po’ roca e stonata li accompagnava, senza problemi, così come il Signore gli dava.
Il suo cuore nell’osservare i suoi giovani si beava, dimenticando la fatica che, per raggiungere quell’altura, era stata tanta: cosicché riposandosi si sosteneva ad un solido “bastone” ornato con una vistosa croce incisa nella corteccia con molta cura da un giovane papà ed i suoi bambini.
Il cielo sembrava un manto da sposa, abbellito da piccoli e grandi ciuffi di bianche nuvole che lentamente passeggiavano compiaciute, nel’osservare quel lembo di Paradiso sulla Terra.
Con tutti loro, abbracciando la natura e osservando attentamente, scorsi, con immenso stupore, riflessi di luce intensa, lampi inconfondibili provenienti da un semplice “prezioso Ostensorio”!
Dio era là invisibile ma” presente” con loro…l’Uomo con gli uomini!
Un’adorazione insolita in un luogo con il cielo come soffitto, senza pareti dorate, tutt’intorno
le meraviglie del creato.
Giovani bambini ed adulti cantavano onorando il loro Signore con lo sguardo soddisfatto del “pastore”.
Il vento fra i robusti rami degli abeti dava lieta armonia, come le corde di un’arpa, mentre alta nel cielo una grande aquila stridendo volteggiava.
Un luogo beato dove l’anima s’incontra con la pace ed il cuore rinasce!
Lassù il sole cominciava ad allungare l’ombra di una piccola, semplice chiesetta in onore di Santa Cristina, questo ci invitava amaramente a scendere a valle, ripromettendoci di ritornare in quel rifugio lasciato per ogni pellegrino innamorato.
Vi racconto tutto questo, perché fa parte di un ricordo stupendo della mia vita, trascorso durante le settimane di spiritualità a Lozio condotte da Padre Gregorio.
È stata la mia più grande fortuna aver avuto la “grazia” di camminare per molti anni guidata dai suoi insegnamenti.
Ora si sta attendendo una nuova alba, saremo in molti a continuare al suo fianco, fieri del nostro cammino.
Il Signore ci indicherà la strada seguendo l’arcobaleno.
Per noi questa dura attesa è stata favorevole, per esserci rinfrancati, spronando ancor più la nostra fede.
Addio mio prezioso “bastone”, ti debbo consegnare, il buon pastore per molto tempo ancora deve continuare a camminare ed evangelizzare e, con il suo bastone,… riposare.
Flora
SONO VICINA AI TUOI SENTIMENTI, ANCH'IO LI CONDIVIDO CON TE
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