giovedì 24 luglio 2014

Perchè ci sentiamo " figli spirituali di Don Gregorio "

Santuario Madonna della Bozzola, da bambina ne sentivo parlare dai miei nonni, poi più grandicella iniziai a frequentarlo con le care suore Pianzoline come pellegrinaggio annuale.
Non ero una devota del santuario e sinceramente quelle poche volte in cui vi andavo trovavo una chiesa tetra e quella Madonnina tutta in mezzo a quadri, quadretti impolverati mi metteva tanta tristezza.
Dall’età di 20 anni iniziai a far parte della famiglia oftaliana in qualità di dama di carità e i santuari frequentati erano quelli di Lourdes, Loreto, Oropa, Banneux ,Fatima , al santuario della Bozzola ci si ritrovava nel mese di settembre in occasione della giornata dell’ ammalato ma solitamente  la funzione si svolgeva all’esterno .

Arrivarono gli  anni '90 si incominciò a parlare dell’arrivo di un giovane Sacerdote che, l’allora Vescovo Mons Giovanni Locatelli ,aveva chiamato da Bergamo , ma le voci erano alquanto discordi : alcuni lo ritenevano un uomo di grande carisma, altri lo criticavano per tutti gli sconvolgimenti apportati al santuario e per le “strane” funzioni che si svolgevano.

Era il Settembre del 1992 e per la prima volta incontrai personalmente il sacerdote Don Gregorio in occasione di un matrimonio; la sposa aveva un ritardo di quasi mezz’ora ma  Lui ,invece di spazientirsi, come avrebbero fatto gran parte dei sacerdoti conosciuti , scherzava con lo sposo per il mancato arrivo. Mi piacque il personaggio, ma soprattutto mi colpì la figura di questo  sacerdote durante la cerimonia.
Passarono però alcuni anni prima che iniziassi a frequentare il Santuario; l’occasione mi fu data su invito di  un gruppo di amici, devoti, conosciuti  in un pellegrinaggio a Lourdes. Così provai a presenziare a qualche funzione, specialmente il primo Venerdì del mese, poi qualche S. Messa alla Domenica pomeriggio e poi alle S.Messe dell’ultima Domenica del mese. Capivo che più mi avvicinavo a questa figura di sacerdote, più ne ero attratta e più ne percepivo il bisogno spirituale. Cominciai il mio cammino, sentivo che alle mie domande, durante le omelie, trovavo le risposte, sentivo che i miei dubbi, le mie paure si dileguavano, le ore passate in Santuario la Domenica pomeriggio erano l’ossigeno per la mia anima.
Ma la mia serenità era tormentata dal fatto che in Santuario ci andavo da sola, mio marito non mi seguiva, preferiva starsene comodamente a casa, magari davanti al televisore. Pregavo Maria affinchè anche Lui ne sentisse il desiderio, e una domenica le mie preghiere furono esaudite. Mio marito mi  accompagnò  alla Santa Messa, forse più per accontentarmi che per devozione . Che dire? Il carisma del don lo conquistò immediatamente; da allora abbiamo iniziato il nostro cammino spirituale come famiglia e ad accompagnarci in tutti questi anni è stato il nostro caro Don Gregorio.  In questi anni abbiamo avuto anche dei momenti difficili segnati  da una  lunga malattia della mia mamma conclusasi con la sua dipartita, problemi seri per la mia salute,  ma siamo sempre stati uniti e abbiamo superato tutto con serenità  e con fede, sapendo che la nostra mamma celeste non ci avrebbe abbandonato , ma soprattutto per la preparazione spirituale che Don Gregorio ci aveva trasmesso.

Anche in questo momento di sofferenza e di confusione ,che ci ha travolti da quel 23 giugno ,ci sentiamo sereni ; è una realtà che stiamo affrontando insieme, siamo certi e convinti dell’innocenza di Don Gregorio, anzi abbiamo immediatamente pensato alle persecuzioni inflitte a San Pio da Pietralcina,  nessuna notizia riportata dai media ci ha scandalizzato, non importa se saremo considerati dei fanatici o degli illusi, sappiamo solo che quest’uomo ha saputo seminare e far crescere il chicco di grano nel terreno buono, è stato il buon pastore che tiene unito il suo gregge e lo difende dagli attacchi dei lupi , il tralcio che porta frutti alla sua vigna.

Se la nostra fede si è formata e fortificata lo dobbiamo solo a Lui, alle sue catechesi, alla sua umiltà, ai suoi esempi e alle sue opere, per questo ci sentiamo onorati di essere : “Figli spirituali di Don Gregorio”.

Grazie Don, Le vogliamo tanto bene, ci manca tanto; Le siamo accanto con la nostra quotidiana preghiera.



Alessandro e Annalisa   

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